All’interno delle aziende e del mercato si sta sviluppando un nuovo modello di business che mette al centro
l’erogazione del servizio rispetto alla vendita del prodotto; per tale motivo oggi possiamo parlare, grazie al
supporto della tecnologia, di subscription business model. Tale nuova concezione si poggia su ricavi
ricorrenti, dati grazie a degli abbonamenti sottoscritti dai clienti in base alle loro preferenze. Il modello di
sottoscrizione è stato molto utile nel mondo delle piattaforme di intrattenimento e sportive.
Il subscription business model trova spazio anche oltre il mondo delle semplici piattaforme di
intrattenimento: si pensi ad un’esperienza innovativa quale quella di Cortilia in cui il cliente, abbonandosi
semplicemente sulla piattaforma, accetta di ricevere nella propria abitazione una box di prodotti
dell’azienda.
Tale impostazioni, quindi, sta trovando spazio anche nel mondo Ho.re.ca e del food delivery: i ristoratori
vogliono andare oltre alla logica dell’acquisto di impulso e last minute per dare maggiore spazio alla
fidelizzazione del cliente per dare un servizio regolare basato su gusti ed esigenze dei consumatori.
Il modello sugli abbonamenti, oltre a far leva sul fattore fedeltà, è un buon metodo per consentire al
ristoratore maggiore pianificazione finanziaria e miglior efficienza per il magazzino: grazie, infatti, alla
sottoscrizione di abbonamento si saprà con esattezza il ricavi mensili e le quantità da acquistare.
Usare, però tale modello rischia di impedire la sperimentazione del cliente: infatti, l’algoritmo profila i
clienti in base alle loro preferenze così da impedire la varietà del menù e il ricorso a nuove sperimentazioni.