Tendenze dell’ecommerce nel 2023

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Il mercato dell’ecommerce si è evoluto negli ultimi anni per garantire al consumatore un’esperienza sempre più immersiva e tarata sui propri desideri. Questo processo non conoscerà soste nemmeno nel 2023, Abbiamo individuato le dieci Tendenze ecommerce che caratterizzeranno gli acquisti online in quest’anno solare.

Realtà aumentata

Realtà virtuale e realtà aumentata stanno rivoluzionando il mondo dello shopping. Da un lato, con una crescita prevista di 9,24 miliardi di dollari nel quadriennio 2023-2026, sono entrate a gamba tesa nel mondo del commercio al dettaglio, spingendo le big tech a lavorare per renderle asset cruciali per le loro future strategie di vendita e di interazione con i clienti.

Dall’altro lato, le due tecnologie sono reputate dai consumatori la logica evoluzione dell’esperienza di acquisto online: il 65% degli italiani vorrebbe utilizzare la realtà virtuale per effettuare i propri acquisti, soprattutto in settori come abbigliamento, arredamento e immobiliare.

La realtà virtuale diventa dunque uno stimolo per passare dall’ecommerce al vcommerce, un negozio online che dà ai propri clienti la possibilità provare virtualmente i prodotti prima di acquistarli.

Il social listening

Nel 2022 il 51% dei responsabili marketing ha utilizzato il cosiddetto social listening per monitorare la propria reputazione digitale. Si tratta di una strategia attraverso la quale le aziende analizzano le opinioni che gli utenti esprimono su social, blog e forum e, di conseguenza, il modo in cui vengono percepite dal pubblico. In questo modo, esse riescono a prevedere e anticipare le migliori mosse da mettere in campo per soddisfare i bisogni dei consumatori.

Il connect to consumer

Secondo Payplug, il 2023 segnerà l’avvento del connect to consumer (C2C), l’evoluzione naturale del direct to consumer (D2C). Se quest’ultima è un’azione di vendita che presume la passività del cliente, la prima è invece incentrata sulla relazione tra azienda e cliente finale.

In questo senso, sono diverse le realtà che hanno iniziato a coltivare delle vere e proprie comunità online, tracciando per esempio percorsi importanti su tematiche ad alto impatto sociale e condividendo i propri valori con quelli dei consumatori.

I pagamenti digitali

Più di tre italiani su cinque, il 62%, preferisce pagamenti digitali a quelli in contanti, un dato ben superiore al 50% rilevato nel 2019. Ecco perché è facile immaginare che nel 2023 prenderanno sempre più spazio nelle abitudini dei consumatori i metodi di pagamento digitalizzati e i portafogli virtuali, che sono pratici, veloci e sicuri.

La tariffazione dinamica

In un contesto di instabilità economica, a maggior ragione in un settore competitivo come il commercio online, chi vende è sempre attento a modulare continuamente i prezzi dei prodotti. È il fenomeno della tariffazione dinamica, che dipende da svariati fattori, come il prezzo del mercato, quelli proposto dalla concorrenza, il periodo dell’anno e i dati demografici.

Oggi esistono peraltro algoritmi che, partendo proprio dai dati, permettono di modificare in tempo reale i prezzi dei propri servizi. Nel 2023, questi strumenti saranno ancora più preziosi per le aziende, perché permetteranno loro di rendersi più appetibili anche monitorando i cambi dei prezzi delle materie prime.

L’headless commerce

Per offrire ai propri clienti la migliore esperienza possibile, sempre più rivenditori online stanno separando i back end dei propri siti ecommerce, in cui è presente il database dei prodotti, dal front end, la parte consultabile dagli utenti. Di fatto, con il cosiddetto metodo di sviluppo headless, i consumatori possono acquistare un prodotto da tutte le piattaforme su cui un’azienda è presente, compresi i social.

Con questa modalità, tutti i canali di vendita online di una società sono collegati al medesimo magazzino, quindi i vari cataloghi si aggiornano in automatico al momento dell’acquisto, da qualsiasi portale esso avvenga. Si stima che l’headless commerce sia stato scelto come soluzione già dal 13% delle imprese italiane.

Il B2B

Nel 2022 l’ecommerce business to business (B2B) è valso in Italia 453 miliardi di dollari. Nonostante il 70% delle società italiane abbia previsto di investire in questo tipo di attività, solo il 17% lo ha fatto davvero, mettendo sul piatto quote significative del proprio fatturato.

Secondo Payplug, l’ecommerce rappresenta però una grande opportunità anche per i commercianti che vendono prodotti e servizi ai professionisti e alle aziende.

L’omnicanalità

Il 98% dei consumatori italiani che ha vissuto esperienze interamente omnicanale si dichiara soddisfatto. Sorprende dunque che solo il 6% delle imprese abbia adottato questo tipo di strategia nel 2022. Il cliente ha bisogno di sentirsi centrale, di vivere un’esperienza d’acquisto continua e integrata su tutti quanti i touchpoint

Negozio fisico, servizio clienti, sito web, social network: tutto deve essere interconnesso affinché aumentino notorietà e vendite.

L’influencer marketing

Tra il 2018 e il 2019 si è registrato un aumento del 55% delle menzioni relative alla moda sostenibile da parte dei cosiddetti eco influencer. Per poter continuare a contare in futuro su testimonial che possano attirare sui social network il proprio pubblico di riferimento, le aziende dovranno impegnarsi sempre più nelle battaglie finalizzate alla tutela dell’ambiente.

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